DAL 4 AL 7 APRILE 2024

Giovedì, Venerdì e Sabato ore 21 – Domenica ore 17,30

SHYLOCK, IL GIUDEO

di Giuseppe Manfridi

da IL MERCANTE DI VENEZIA di William Shakespeare

Regia Ennio Coltorti

Con Ennio Coltorti, Jesus Emiliano Coltorti, Adriana Ortolani, Giuseppe Manfridi

Produzione: T.T.R. IL TEATRO DI TATO RUSSO Coop Arl

In un dibattito furente col pubblico, all’interno di uno spazio scenico tradotto in arena secondo i dettami del più autentico teatro elisabettiano, Shylock, il vero protagonista di uno dei massimi capolavori shakespeariani, Il Mercante di Venezia, è chiamato a proclamare tutte le proprie ragioni andando finalmente al fondo di una storia dal cui lieto fine è l’unico a essere escluso, e nel modo più feroce possibile. A consentire questa fiammeggiante controrequisirtoria, accesa di lampi visionari ma anche di grottesche vanità, è la presenza di un personaggio-medium, una sorta di guida turistica che, a nome dell’intera platea, cercherà di stabilire con lui un abbozzo di difficilissima comunicazione. E se i toni sembreranno essere quelli di un processo (così come nel quarto atto dell’opera originale), non ci sarà da stupirsi se questo Shylock potrà confrontarsi con testimoni sia a carico che a discarico. A rappresentanza dei primi, Jessica, sua figlia, che nel dramma (o commedia, secondo i più) non esita a tradirlo fuggendo con un cristiano e oltretutto portando via con sé parte dei beni paterni; a rappresentanza dei secondi, Tubal, altro ebreo costretto a vivere recluso nel ghetto, che qui sembra incarnare un’intero popolo destinato nei secoli futuri alla più atroce delle tragedie collettive, cosa di cui a tratti il nostro Shylock sembra avere una folgorante preveggenza.